Castello Neuhaus, Paderborn

Scuderie dalla storia ricca di eventi

La storia delle scuderie del Castello Neuhaus, situato nella cittadina di Paderborn, nella parte orientale della Westfalia, è una storia piena di vita e di cambiamenti. Quella che una volta era una sfarzosa costruzione barocca unica nella regione, ospita ora al suo interno un museo di arte e scienze naturali. I suoi esterni vengono messi in risalto da apparecchi BEGA.

L’arcivescovo Clemente Augusto di Baviera è stato a capo del vescovato di Paderborn dal 1719 al 1761. Dopo dieci anni di regno, decise di commissionare una profonda trasformazione del Castello Neuhaus nello stile barocco, allora molto in voga. Così, sotto la direzione dell’architetto di corte Franz Christoph Nagel, in quattro anni sono state realizzate le scuderie, nel cui piano terra trovavano inizialmente alloggio oltre 100 cavalli. Altre parti dell’edificio sono state utilizzate come rimessa per carrozze o come residenza dell’architetto Nagel. Nei secoli successivi le scuderie hanno accolto i più svariati occupanti, che si sono passati il testimone: la cavalleria prussiana dal 1820 al 1945, le milizie britanniche dal 1945 al 1990, quindi il municipio di Paderborn, studenti di scuola e università e gestori di ristoranti, fino agli odierni visitatori del museo.

Sul signorile piazzale antistante le scuderie sono installati apparecchi testa-palo BEGA con distribuzione simmetrica della luce che illuminano in modo efficiente ed elegante l’accogliente area, fungendo al contempo da delimitazione rispetto al prato. Immediatamente davanti alla base dell’edificio sono stati montati degli apparecchi da incasso a pavimento BEGA carrabili con distribuzione della luce regolabile che illuminano nel dettaglio e mettono in risalto la facciata. Le armature sono realizzate completamente in acciaio inox e presentano una protezione che li rende estremamente impermeabili e stagni alla polvere: una combinazione riuscita fra estetica e funzionalità.

Una peculiarità ottica delle scuderie è il frontone centrale sul portone d’ingresso. Questo viene illuminato da un proiettore compatto BEGA con distribuzione della luce a fascio molto stretto. Così la luce BEGA mette in risalto l’effetto del frontone nello specifico e delle scuderie in generale.